MASTER RIDEF 2.0 REINVENTARE L'ENERGIA
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Ridisegnare Economia e Città per il deconfinamento
e oltre

Energia, clima, territorio

175 miliardi per efficienza e rinnovabili nella  Strategia Energetica Nazionale

20/1/2018

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Gianni Silvestrini
Direttore scientifico Kyoto Club e QualEnergia
Presidente Exalto Energy@Innovation

Fuori il carbone, rilancio delle rinnovabili e ruolo centrale del gas. Questi gli indirizzi della nuova Strategia Energetica Nazionale. 
Il segnale più netto viene dalla chiusura delle centrali a carbone entro il 2025 in sintonia con la tendenza internazionale (nel mondo i consumi di carbone sono calati del 4% nell’ultimo biennio).
Nel 2030, inoltre, le fonti rinnovabili dovranno coprire il 55% dei consumi elettrici con un innalzamento rispetto al 49% indicato nel documento messo in consultazione sei mesi fa.  Questa revisione era prevedibile e avrebbe potuto essere anche più incisiva.  Significativa in questo senso la richiesta alla Europa da parte dell’Enel e di altre utility e dello stesso Parlamento europeo di innalzare l’obiettivo delle rinnovabili al 2030 dal 27 al 35%, un target che implicherebbe sul versante elettrico una quota verde superiore al 60%.  
Particolarmente significativo il balzo in avanti previsto per il solare, che dovrebbe triplicare la sua produzione da 23 a 72 TWh/a, un risultato ottenibile solo arrivando a decuplicare l’attuale livello annuo delle installazioni. A differenza della passata esplosione consentita da incentivi elevatissimi, questi obiettivi potranno essere raggiunti con un  limitato sostegno economico nei primi anni e successivamente eliminando gli incentivi grazie al crollo dei prezzi del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo.  Tre quarti dei MW potrebbero essere realizzati sulle superfici di edifici e capannoni e il resto con impianti in siti industriali abbandonati, cave e discariche dismesse, aree militari non più utilizzate, bacini idroelettrici e superfici non coltivate. Servono però nuove norme che facilitino la realizzazione degli impianti e che consentano di valorizzare i servizi alla rete. Per esempio va subito consentita la possibilità di distribuire alle famiglie l’elettricità prodotta sui tetti dei condomini.
Un altro ambito decisivo affrontato è quello dei trasporti e dell’edilizia. Si tratta di comparti che, secondo gli impegni europei, nel 2030 dovranno garantire un terzo delle emissioni in meno rispetto al 2005, mentre con le politiche attuali il taglio si fermerebbe al 24%. Parliamo della necessità di passare dai miglioramenti su singoli appartamenti alla riqualificazione spinta di interi edifici e quartieri, anche utilizzando forme avanzate di industrializzazione e digitalizzazione. Nella SEN si cita la necessità della “deep renovation”, la riqualificazione energetica spinta ( riduzione del 50 - 80% dei consumi) di interi edifici. Nel campo dei trasporti viene data l’indicazione di un possibile parco di “quasi 5 milioni di auto” nel 2030. 

In conclusione, si aprono prospettive interessanti. 
Secondo la SEN, 175 miliardi verranno destinati alle rinnovabili e all'efficienza. 
​
Grandi opportunità, dunque, per le professionalità che si formeranno in percorsi di eccellenza come il Master Ridef del Politecnico di Milano.

Gianni Silvestrini
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25/01 h 15:30. Il ruolo della bicicletta nel progetto e realtá delle città di domani.

3/1/2018

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​Il 25 gennaio h15:30, in occasione del lancio della edizione 14 del Master RIDEF,
in Aula Rogers del Politecnico di Milano:


  • Prof. F. Héran, Università di Lille, Francia, Economista, Urbanista: "Il ritorno della bicicletta, storia degli spostamenti urbani dal 1817 al 2050."  (40 min)
  • Matteo Dondé, Architetto Urbanista, Pianificatore spazi pubblici: "Potenzialità e difficoltà della pianificazione di una mobilità positiva per ambiente, salute,  e spazio in città" (40 min)
  • Prof. Lorenzo Pagliano: il Master RIDEF e le citta' "fisicamente smart" (10 min)
  • Dibattito con pubblico, esperti invitati, docenti del Politecnico

Dettagli e aggiornamenti del programma qui

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Will Electric Vehicles contribute less Particulate Matter (PM10 and PM2.5) to air we breath? Recent analysis conclude: only negligibly, and policies to reduce number and weight of vehicles are needed.

22/10/2017

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Recent scientific literature on the issue of PM10 and PM 2.5 pollution challenges the assumption that electric vehicles can create a significant change in PM levels. We quote below a few original studies and reviews. We would be glad to receive information from readers on other studies about the subject.
 
Highlights:

  • In many cities the concentration of Particulate Matter in air is largely above the annual legal limits in micrograms/cubic meter, and World Health Organisation is recommending to make limits stricter ("recent long-term studies show associations between PM and mortality at levels well below the current annual WHO air quality guideline level for PM2.5, which is 10 μg/m3").
 
  • A large fraction (50-85% and up to 90%) of traffic generated PM10 and PM2,5 is not due to the exhaust emissions by the motor, but rather to non-exhaust emissions (brake wear, road wear, tyre wear and road dust resuspension)
 
  • Non-exhaust emissions are found to be proportional to the mass of the vehicle
 
  • EVs emit the same amount of PM10 as modern gasoline and diesel cars. Analysis that compare PM2.5 emissions, conclude that EVs bring about a negligible reduction in emissions. Compared to an average gasoline ICEV, the EV emits 3% less PM2.5. Compared to an average diesel ICEV, the EV emits 1% less PM2.5.
 
  • Hence it appears that only policies to reduce the number and weight of motorised vehicles can reduce PM concentrations in air. Policies to remove barriers to, and create conditions for, safely walking and cycling within cities and increase use of Public Transport have been highly successful where implemented (e.g. in Copenhagen only 9% of travels to work or school are made by car, 62% by bicycle, and policies to promote cycling are transforming the cities of Oslo, Paris,…)
 
Excerpts from peer reviewed publications
 
Urban air quality: The challenge of traffic non-exhaust emissions Review Article Journal of Hazardous Materials, Volume 275, 30 June 2014, Pages 31-36, Fulvio Amato, Flemming R. Cassee, Hugo A.C. Denier van der Gon, Robert Gehrig, Mats Gustafsson, Wolfgang Hafner, Roy M. Harrison, Magdalena Jozwicka, Frank J. Kelly, Teresa Moreno, Andre S.H. Prevot, Martijn Schaap, Jordi Sunyer, Xavier Querol, http://dx.doi.org/10.1016/j.jhazmat.2014.04.053:
 
 
“There is no doubt about the serious environmental impact of non-exhaust emissions. Ambient air measurements across Europe have revealed a total non-exhaust contribution (wear emissions + resuspension) to PM10 comparable to that of tailpipe emissions, with a clear exacerbation in Scandinavian and Mediterranean countries due to winter tyres and drier climate, respectively [2,27–29].
Ketzel et al. [30] estimated that in several European countries a large part (about 50–85% depending on the location) of the total traffic PM10 emissions originates from non-exhaust sources. Moreover the lack of abatement measures for non-exhaust emissions has led to their increasing contribution to the PM air-shed.
 
no actions are currently in place to reduce the non-exhaust part of emissions such as those from brake wear, road wear, tyre wear and road dust resuspension. These “non-exhaust” sources contribute easily as much and often more than the tailpipe exhaust to the ambient air PM concentrations in cities, and their relative contribution to ambient PM is destined to increase in the future, posing obvious research and policy challenges.

Soret, A., Guevara, M., Baldasano, J., 2014. The potential impacts of electric vehicles on air quality in the urban areas of Barcelona and Madrid (Spain). Atmos. Environ. 99, 51-63. http://dx.doi.org/10.1016/j.atmosenv.2014.09.048:
 
…“fleet electrification cannot be considered a unique solution, and other management strategies may be defined. This is especially important with respect to particulate matter emissions, which are not significantly reduced by fleet electrification (<5%) due to the high weight of non-exhaust emissions.”
 

Non-exhaust PM emissions from electric vehicles, Victor R.J.H. Timmers , Peter A.J. Achten, Atmospheric Environment 134 (2016) 10-17 http://dx.doi.org/10.1016/j.atmosenv.2016.03.017:

“By analysing the existing literature on non-exhaust emissions of different vehicle categories, this review found that there is a positive relationship between weight and non-exhaust PM emission factors. In addition, electric vehicles (EVs) were found to be 24% heavier than equivalent internal combustion engine vehicles (ICEVs). As a result, total PM10 emissions from EVs were found to be equal to those of modern ICEVs. PM2.5 emissions were only 1-3% lower for EVs compared to modern ICEVs.”
“However, these differences are likely to disappear completely as exhaust emission standards become even stricter. “
“Therefore, it could be concluded that the increased popularity of electric vehicles will likely not have a great effect on PM levels. Non-exhaust emissions already account for over 90% of PM10 and 85% of PM2.5 emissions from traffic. These proportions will continue to increase as exhaust standards improve and average vehicle weight increases. Future policy should consequently focus on setting standards for non-exhaust emissions and encouraging weight reduction of all vehicles to significantly reduce PM emissions from traffic.”
 
"By using the data from Simons (2013) on the effect of weight on emissions and the average exhaust and non-exhaust emission from the various emission inventories, we can compare the total PM emissions from EVs with those from gasoline and diesel cars. When we do this, we find that EVs emit the same amount of PM10 as modern gasoline and diesel cars. See Table 5 for the comparisons.
When we compare PM2.5 emissions, we can see that EVs bring about a negligible reduction in emissions. Compared to an average gasoline ICEV, the EV emits 3% less PM2.5. Compared to an average diesel ICEV, the EV emits 1% less PM2.5. See Table 6 for the comparisons.
From these calculations, it is clear that EVs are not significantly less polluting than modern ICEVs in terms of PM. We can also see that non-exhaust emissions currently account for more than 90% of PM10 and 85% of PM2.5 emissions from traffic. These proportions are likely to keep increasing in the future as increasingly strict emission limits result in higher exhaust standards (EU, 2007).
Several studies have reached the same conclusion on the importance of non-exhaust emissions. Rexeis and Hausberger (2009) predicted that the percentage of non-exhaust PM of the total PM emissions will increase from 50% in 2000 up to 80-90% by 2020. Joerß and Handke (2007) modelled non-exhaust emissions of PM2.5 in Germany and found that non-exhaust sources accounted for 25% of traffic PM2.5 emissions in 2000 and are expected to contribute 70% of traffic PM2.5 by 2020. This conclusion was also reached by Denier van der Gon et al. (2013), who predicted non- exhaust will likely be the dominant source of total PM emissions from traffic by 2020.
Worryingly, over the last decade, we have seen a steady increase in vehicle weight in almost all segments (International Council on Clean Transportation, 2015). See Fig. 2. This trend is expected to apply to EVs as well, as demand for longer range EVs increases. In order to achieve a longer range, EVs need larger batteries and require more structural weight to accommodate these batteries (Shiau et al., 2009).
Therefore, non-exhaust emissions from EVs and ICEVs are likely to keep increasing in the future. Strategies designed to reduce PM pollution by restricting vehicle exhaust emissions alone will no longer be very effective (Kousoulidou et al., 2008). "

Review of evidence on health aspects of air pollution – REVIHAAP Project technical report (2013). The World Health Organization WHO/Europe. 
http://www.euro.who.int/en/health-topics/environment-and-health/air-quality/publications/2013/review-of-evidence-on-health-aspects-of-air-pollution-revihaap-project-final-technical-report

  • “The adverse effects on health of particulate matter (PM) are especially well documented. There is no evidence of a safe level of exposure or a threshold below which no adverse health effects occur… additional studies linking long-term exposure to PM2.5 to several new health outcomes, including atherosclerosis, adverse birth outcomes and childhood respiratory disease; and 
  • emerging evidence that also suggests possible links between long-term PM2.5 exposure and neurodevelopment and cognitive function, as well as other chronic disease conditions, such as diabetes.”
  • “As the evidence base for the association between PM and short-term, as well as long-term, health effects has become much larger and broader, it is important to update the current WHO guidelines for PM. This is particularly important as recent long-term studies show associations between PM and mortality at levels well below the current annual WHO air quality guideline level for PM2.5, which is 10 μg/m3.”
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29/09 h 15:45 Conferenza Prof Jackson:  Fondamenti dell'economia di domani, in armonia con i limiti del pianeta

19/9/2017

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Within a series of conferences for the 14th edition of the Master RIDEF (Energy Efficiency, Renewables, Energy Economics and Policy, enrolment till November 13th),
in collaboration with Kyotoclub

on sept 29th (15.45) Prof. Tim Jackson will talk about 
Prosperity without Growth
Foundations for the economy of tomorrow


The lecture will take place at Campus Leonardo, Aula Rogers, Via Ampère 2 - 20133 Milano
For remote access via webinar please send a request to [email protected] then go to here

Prof. Tim Jackson is Professor of Sustainable Development at the University of Surrey, UK, and Director of the Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity (CUSP).
For seven years he was Economics Commissioner on the UK Sustainable Development Commission, where his work culminated in the first edition of the book “Prosperity without Growth”, a landmark in the sustainability debate.

His research work aims at detailing how the economy of tomorrow may be transformed in ways that protect employment, facilitate social investment, reduce inequality and deliver both ecological and financial stability, in the presence of clearly defined resource and environmental limits.

In collaboration with P. Victor and A. Naqui he has developed a suite of macroeconomic models based on the methodology of Post-Keynesian Stock Flow Consistent (SFC) system dynamics. Taken together these models represent the first steps in constructing a new macroeconomic synthesis capable of exploring the economic and financial dimensions of an economy confronting resource or environmental constraints.

Differently from other macroeconomic models which are not able to take into account the physical and biological boundaries of the planet, this model explicitly incorporates them. 

The issues discussed in the presentation of Prof. Jackson are analysed in depth in the book  "Prosperity without Growth (2017) - Foundations for the economy of tomorrow” and its Italian edition “Prosperità senza crescita. Economia per il pianeta reale” edited by Edizioni Ambiente

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two  full-time Research Fellow posts at Oxford Brookes University (Oxford, UK)

31/8/2017

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We are pleased to announce two new  full-time Research Fellow posts based in the OISD Low Carbon Building Group at the School of Architecture in Oxford Brookes University (Oxford, UK). The posts are designed to help with the implementation of externally funded projects in the Low Carbon Building (LCB) Group which include EPSRC funded Whole Life Performance plus project on indoor environment and staff productivity, EU-funded ZERO PLUS project on positive energy settlements and Innovate UK funded I-LIFE project on developing an innovative insurance product that will underpin an energy performance warranty for new housing.
Details of the two full-time posts are as follows:
1. Research Fellow in Building Performance Evaluation
For further information about the job description and application pack, please visit: https://my.corehr.com/pls/oburecruit/erq_jobspec_details_form.jobspec?p_id=039612  
2. Research Fellow in Low Carbon Building

For further information about job description and application pack, please visit: https://my.corehr.com/pls/oburecruit/erq_jobspec_details_form.jobspec?p_id=039613
Closing date for both posts is 6 September 2017
The Low Carbon Building (LCB) Group at Oxford Brookes University has a strong international reputation in the field of carbon mapping (RIBA award-winning DECoRuM model), building performance evaluation, climate change adaptation of buildings  and low carbon communities. Further information about the LCB group is available here: 
http://architecture.brookes.ac.uk/research/lowcarbonbuilding/resources/LowCarbonBGv4.pdf
http://architecture.brookes.ac.uk/research/lowcarbonbuilding/resources/lcbg-bpe-booklet-2015.pdf
http://architecture.brookes.ac.uk/research/lowcarbonbuilding/

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Offerta posizione relazioni pubbliche sul tema transizione energetica

30/8/2017

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Inviare candidature entro 10 settembre

Offre d’emploi : Chargé(e) de relations publiques et européennes

CDI à plein temps – poste basé à Paris
Ressentant le besoin de renforcer son action de plaidoyer au niveau national et européen et s'étant donné pour objectif d'initier un travail de scénarisation à l’échelle européenne, l’Association négaWatt souhaite élargir son équipe salariée par la création d'un poste de Chargé(e) de relations publiques et européennes. 

Candidatures à envoyer avant le 10 septembre par email uniquement.

TÉLÉCHARGEZ L'OFFRE D'EMPLOIpdf - 504 Ko
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In bici verso il Senato...

22/5/2017

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Più benessere con meno energia? Il 58 % degli elettori svizzeri hanno votato sì  il 21 Maggio

21/5/2017

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Avvenire, 21.5.2017   
Marco Morosini, Politecnico di Zurigo
Oggi 21 maggio, il 58% dei votanti svizzeri hanno detto sì nel referendum sulla “Legge sull’energia” che definisce il primo di due blocchi di riforme per attuare la  “Strategia energetica 2050” del governo e del Parlamento. I suoi obiettivi sono: la transizione alle energie rinnovabili, l’abbandono graduale dell’energia atomica e dei combustibili fossili, la diminuzione delle importazioni di energia (attualmente il 75% di quella usata) e una forte riduzione dell’uso di energia pro capite. Quest’ultimo è l’obiettivo più ambizioso, perché mira a riportare entro il 2050 l’uso pro capite di energia al livello degli anni ’60 del secolo scorso, senza però diminuire la prosperità materiale... 

​approfondimenti sul giornale L'Avvenire del 21/05  e su  post1 e post2 di www.ridef2.com

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Società a 2000 watt: conferenza e gruppi di discussione; 27/03 Master RIDEF Politecnico Milano

27/3/2017

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Politecnico di Milano, 27.3.2017, ore 10-13   Più benessere con meno energia? 2050, una società a 2000 watt

Immagini dal Seminario e lavoro in gruppi con Marco Morosini.

Trovate  le slides della presentazione al link goo.gl/cKoXLO  


Trovate testi e link a documenti riguardanti la "Società a 200 watt al post:
videoconferenza-svizzera-a-2000w-al-2050-23-rispetto-ad-oggi.html     

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Videoconferenza: "G20 Energy Efficiency Action Plan and the International Partnership for Energy Efficiency Cooperation (IPEEC)"

25/3/2017

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Martedì 28, ore 10, in videoconferenza accesso libero, in lingua Inglese
Tuesday 28, 10 a.m. videoconference with free access, in English language

L’Ing Benoît Lebot, Executive Director di IPEEC (International Partnership for Energy Efficiency Cooperation), organismo che supervisiona e coordina le attività del G20 per quanto riguarda l’efficienza energetica nell’ambito del 2016 G20 Energy Efficiency Leading Programme ci parlerà di come le attività e programmi per l’efficienza stiano ricevendo sempre più dettagliata attenzione nell’ambito della lotta al cambiamento climatico e in particolare come gli edifici da problema per il clima stiano diventando risorse per il clima grazie a risparmio e rinnovabili.

seguire lo streaming qui  
per informazioni: [email protected]

La 14a edizione del Master inizierà a gennaio 2018, pre-iscrizioni a partire da Aprile a [email protected]
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600mila posto di lavoro da efficienza e rinnovabili: conferenza online del Prof. Quirion il 30 marzo

25/3/2017

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30 marzo 2017, ore 10:00 – 11:00 in streaming, in lingua Inglese
Questo il link per seguire in videoconferenza

​La 14a edizione del Master RIDEF (Rinnovabili, Decentramento, Efficienza, Sostenibilità forte)  inizierà a gennaio 2018, pre-iscrizioni a partire da Aprile a [email protected]
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Lo scenario presentato dal gruppo di ricercatori dell'associazione francese NegaWatt conclude che con azioni e tecnologie rivolte alla sufficienza (utilizzare energia solo ove questa fornisce servizi significativi, scegliere modalità a bassa energia) ed efficienza (ridurre la quantità di energia richiesta a parità di risultato) è possibile ridurre del 50% i consumi delle Francia all'orizzonte 2050. 
​E coprire il restante 50% completamente con fonti rinnovabili.


 Con una analisi dettagliata degli effetti di questa transizione energetica in tutti i settori economici il Prof Philippe Quirion del Centre International de Recherce sur l'Environment et le Dèveloppement di Parigi stima che il bilancio globale sulla occupazione sarà un aumento netto di 600mila posti di lavoro in particolare nei settori della ristrutturazione degli edifici e delle fonti rinnovabili.

  La lezione del Prof. Quirion al Master RIDEF potrà essere seguita in parte anche via web
La videoconferenza è organizzata in collaborazione con: Kyoto Club, European Council for an Energy Efficient Economy, Renovate Italy,
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Videoconferenza - Svizzera, una società a 2000 watt nel 2050: ridurre di 2/3 l'uso di energia primaria

22/3/2017

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27 marzo 2017, ore 10:00 – 11:00 in streaming
“Più benessere con meno energia?
Svizzera, una società a 2000 watt nel 2050: ridurre di 2/3 l’uso di energia primaria”

Videoconferenza con Marco Morosini (Department of Environmental Systems Science,  Politecnico federale di Zurigo) e con gli studenti del Politecnico di Milano (Master RIDEF):

​Per collegarsi: https://inive.webex.com/inive/onstage/g.php?MTIDïf189179d166fcafc565660dfcfdb5a4
Event number: 706 497 698

Per informazioni [email protected]

La 14a edizione del Master RIDEF (Rinnovabili, Decentramento, Efficienza, Sostenibilità forte)  inizierà a gennaio 2018, pre-iscrizioni a partire da Aprile a [email protected]
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La strategia elvetica per una “società a 2000 watt”: referendum del 31 maggio 2017, fatti, controversie

Nel referendum del 21 maggio 2017 i cittadini svizzeri risponderanno al quesito: “Volete accettare la legge federale del 30 settembre 2016 sull’energia (LEne)?”
La legge, nota anche come “Strategia energetica 2050”, mira a una riduzione del 40% nel 2035 dell’uso di energia primaria pro capite, e a una riduzione di 2/3 nei decenni successivi. La attuale “società a 6000 watt” dovrà diventare una “società a 2000 watt” nella seconda metà del secolo. 2000 watt sono la potenza pro capite usata negli anni ’60 per tutti i servizi energetici (non solo elettrici). 2000 watt di potenza equivalgono in un anno all’energia di 1,5 tonnellate equivalenti di petrolio (o 60 GJ, o 18 000 kWh). In confronto: Bangladesh 500 watt, Europa 6000 watt, USA 12 000 watt, Islanda 16 000 watt.
 
Lo scenario di una “società a 2000 watt” implica una trasformazione societale, tecnologica e economica. Esso è stato proposto e elaborato nel 1998 dal Politecnico federale di Zurigo, insieme al Politecnico federale di Losanna e alle altre maggiori istituzioni scientifiche e tecnologiche federali. Il governo elvetico conferma questo scenario come idea guida della politica elvetica nella sua  “Strategia per lo sviluppo sostenibile 2016-2019”, come già fece nelle strategie del 2002-2007, 2008-2011, 2012-2015.
 
L’obiettivo di una società a 2000 watt è stato iscritto nella Costituzione del Comune di Zurigo, grazie all’esito del referendum del 31.11.2008 (76% i voti favorevoli). Altri cantoni, centinaia di Comuni, associazioni tecniche e professionali hanno preso iniziative analoghe.
 
In Svizzera l’obiettivo di una società a 2000 watt gode di pubblica conoscenza e di molti consensi, ma suscita anche obiezioni. Alcuni lo ritengo non necessario, o irraggiungibile o dannoso. Per questo il maggiore partito svizzero (SVP/UDC) ha richiesto un referendum sulla legge, che il Governo ha indetto per il 21 maggio 2017. Il Governo e il Parlamento raccomandano di accettare il progetto perchè "esso comporta l'abbandono progressivo dell'energia nucleare, permette di ridurre il consumo di energia in Svizzera e la dipendenza dalle energie fossili estere, nonché di aumentare la quota di energia rinnovabile indigena. Si creano così investimenti e posti di lavoro in Svizzera a vantaggio della popolazione e dell'economia."
 
Nell'ambito del Master RIDEF del Politecnico di Milano il prof. Morosini presenterà fatti e opinioni contrastanti e animerà un’analisi e discussione in gruppi, con il "case method" usato a Zurigo e ad Harvard.

​La videoconferenza è organizzata in collaborazione con: Kyoto Club, European Council for an Energy Efficient Economy, Renovate Italy,

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Videoconferenza: la transizione energetica in Francia

13/3/2017

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videoconferenza del Dr. Yves Marignac
Scenario Francia 2050:
- dimezzare i consumi con interventi rivolti a sufficienza ed efficienza
- coprire il resto della domanda 100% con fonti rinnovabili

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 In streaming giovedì 16 marzo a partire da 10:15 circa, durata 40 min

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Potete iscrivervi e ricevere il link alla conferenza con un messaggio mail a [email protected].

​Organizzata in collaborazione con: Kyoto Club, European Council for an Energy Efficient Economy, Renovate Italy, NegaWatt association


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Costo dell'energia risparmiata: definizioni e uso nella pianificazione delle risorse

18/2/2017

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Ho ricevuto alcuni commenti su Linkedin (di cui ringrazio), che mi permettono di rendere più esplicito quanto già contenuto nel mio post Linkedin e nella pagina di www.ridef2.com cui rimandavo (in entrambi si parla di riduzione di “cost to efficiency program administrators of saving a kilowatt-hour).
 
Cito nuovamente dal rapporto del gruppo di ricerca dell'LBL  di cui fornivo il link nei post:
 
“We collected and analyzed more than 5,400 program years of data collected in 36 states from 78 administrators of programs funded by customers of investor-owned utilities. These administrators provide efficiency programs to customers of investor-owned utilities that serve about half of total U.S. electricity load. ..
We find that the cost to efficiency program administrators of saving a kilowatt-hour (kWh) averaged $0.028/kWh over the five year period. The average program administrator cost of saved energy (PA CSE) declined from $0.044/kWh in 2009 to $0.023/kWh in 2011 and then rebounded slightly to $0.028/kWh in 2013 ...”
 Il grafico del post precedente viene da un aggiornamento LBNL presentato sotto forma di slides che include dati fino a inizio 2016.
 
Il rapporto LBNL analizza il costo per gli “amministratori di programmi di efficienza” e non il costo da altri punti di vista (ad es. utente domestico o società intera). 
 
Gli amministratori di programmi di efficienza sono o le aziende elettriche e del gas direttamente o amministratori cui esse hanno delegato tale incarico. I programmi possono consistere in incentivi economici a chi realizza misure di efficienza (miglioramento comportamento termico superfici opache e trasparenti, impianti o elettrodomestici a maggiore efficienza), formazione di operatori qualificati, accompagnati da campagne d’informazione, tariffe progressive col consumo, messa a disposizione di dati chiari e frequenti sui consumi,…
 
I costi visti dal punto di vista dell’amministratore sono le risorse economiche impegnate dall’amministratore in queste attività: gli incentivi, le ore uomo per training, amministrazione…).
 
I benefici sono i costi evitati dalla utility per fornire energia al sistema da fonti convenzionali o rinnovabili se questa non fosse stata risparmiata (i costi capitali per la generazione, il combustibile,..).
 
In una configurazione di Integrated Resource Planning la utility pr soddisfare le richieste dell'insieme dei consumatori sceglierà un mix di risorse, privilegiando quelle di costo minore, spesso essendo tra queste l’energia risparmiata. Il rapporto citato trova che costi per gli amministratori di programmi di efficienza stanno calando, il che è importante in un mix in cui stanno calando i costi delle risorse convenzionali – causa bassi prezzi dei fossili – e delle risorse rinnovabili – causa progressi tecnici e di gestione e incentivi federali o statali - .
 
Il contesto europeo di unbundling (separazione verticale) delle attività di generazione, trasmissione, distribuzione e vendita ha reso difficile o impossibile per le utilities vedere e utilizzare questa possibilità di scelta ottimale delle risorse, ed è una delle critiche a questo tipo di organizzazione del settore energia. Ne ho scritto nel periodo in cui la liberalizzazione e l’unbundling sono stati introdotti in Italia, suggerendo vie legislative e regolative per attenuare almeno in parte questi effetti negativi, tra cui un mandato al regolatore di promuovere efficienza attraverso la regolazione tariffaria (legge 481/95). Per chi è interessato a maggior dettaglio accluderò una bibliografia.
 
_________________________
Come detto, il rapporto LBNL analizza il costo per gli “amministratori di programmi di efficienza” e non il costo da altri punti di vista (ad es utente domestico o industriale – participant - o società intera). A seconda del punto di vista considerato i costi e benefici sono diversi. I regolatori USA utilizzano dei “cost-benefit test” in cui è esplicitato il tipo di costi e benefici da considerare a seconda del punto di vista
Ricordo qui di seguito alcune definizioni:
 
Participant Test
The Participant Test measures the difference between the quantifiable costs incurred by a participant in a DSM program and the subsequent benefits received by that participant.
The benefits of participation include the reduction in the customer’s utility bills, any incentives paid by the utility or other third party, and any federal, state, or local tax credits received. The costs to a customer include all out-of-pocket expenses incurred by the customer as a result of participating in the program, such as the cost of equipment purchased as well as any ongoing operation and maintenance costs.
 
Utility Cost Test
The Utility Cost Test is another comparison of costs and benefits. In this case, as in most, the benefits are the result of avoided costs (fuel, operating, and capacity costs) saved by conservation. The costs are utility costs associated with running the DSM program (rebates and administrative costs).
 
Total Resource Cost (TRC) Test
The Total Resource Cost (TRC) Test (also called the All Ratepayers Test) compares the total costs of a DSM program (including costs incurred by the utility and the participant) and the avoided costs of energy supply. 

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Netta riduzione dei costi dell'energia risparmiata: un'analisi del Lawrence Berkeley Laboratory (California)

14/2/2017

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Dal rapporto del groppo di ricerca dell'LBL 

​We find that the cost to efficiency program administrators of saving a kilowatt-hour (kWh) averaged $0.028/kWh over the five year period. The average program administrator cost of saved energy (PA CSE) declined from $0.044/kWh in 2009 to $0.023/kWh in 2011 and then rebounded slightly to $0.028/kWh in 2013
  
​  In the commercial, industrial (C&I) and agricultural market sector, the PA CSE averaged $0.027/kWh over the five-year period but showed a modest upward trend between 2011 and 2013. In the residential sector, the PA CSE averaged $0.035/kWh in the residential sector but declined significantly from $0.071/kWh in 2009 to $0.030/kWh in 2013
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600mila posto di lavoro da efficienza e rinnovabili: conferenza online del Prof. Quirion via Master RIDEF

10/2/2017

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  Lo scenario presentato dal gruppo di ricercatori dell'associazione francese NegaWatt conclude che con azioni e tecnologie rivolte alla sufficienza (utilizzare energia solo ove questa fornisce servizi significativi, scegliere modalità a bassa energia) ed efficienza (ridurre la quantità di energia richiesta a parità di risultato) è possibile ridurre del 50% i consumi delle Francia all'orizzonte 2050.
​E coprire il restante 50% completamente con fonti rinnovabili.


 Con una analisi dettagliata degli effetti di questa transizione energetica in tutti i settori economici il Prof Philippe Quirion del Centre International de Recherce sur l'Environment et le Dèveloppement di Parigi stima che il bilancio globale sulla occupazione sarà un aumento netto di 600mila posti di lavoro in particolare nei settori della ristrutturazione degli edifici e delle fonti rinnovabili.

  La lezione del Prof. Quirion al Master RIDEF potrà essere seguita in parte anche via web, tra il 15 e il 20 Marzo. Seguirà comunicazione su data e modalità di iscrizione.

​In collaborazione con Renovate Italy e Kyoto Club

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Parigi riserva a bici e mezzi pubblici le strade che costeggiano la Senna e vuole ridurre del 50% lo spazio per auto private

4/2/2017

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Nuovo spazio per bici e pedoni, ridurre del 50% lo spazio per auto private, il piano di Parigi http://goo.gl/21GHh7
Dopo aver votato per chiudere alle auto in modo permanente 3,3 km della riva destra della Senna lo scorso settembre, la Città si propone di chiudere un ulteriore km. L'intera banchina che fiancheggia Louvre e i giardini de Tuileries sarà riservata esclusivamente a bici, bus e taxi. Da settembre 2018 sarà chiusa alle auto place du Carousel
Una nuova linea di bus elettrico precorrerà tutta la riva per 11 km


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12,8 miliardi di investimenti in efficienza negli edifici nei prossimi 3 anni e necessità di specialisti secondo il Consiglio Nazionale Ingegneri

2/2/2017

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Secondo un'analisi di www.centrostudicni.it "il risparmio energetico negli edifici, [...] potrebbe essere nel futuro immediato uno dei principali drivers di sviluppo con 12,8 miliari di investimenti previsti nei prossimi tre anni. "

il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri,... ha effettuato un’indagine,  tra tutti i Comuni capoluogo di provincia e quelli non capoluogo con più di 50mila abitanti. Dei 172 Comuni contattati, hanno risposto in 80 (46,5%). http://www.centrostudicni.it/temi/professione/2396-l-efficienza-energetica-nei-comuni 

"La maggiori responsabilità affidate ai Comuni dalle politiche volte al miglioramento dell'efficienza energetica del paese stanno ... spingendo gli enti locali ad attivarsi ed organizzarsi, non solo provvedendo all’adozione di specifici modelli organizzativi o costituendo apposite strutture tecniche, importantissime a livello operativo, per l’attuazione delle misure nel territorio, ma anche dotandosi di figure professionali specialistiche in grado di gestire progetti di efficienza energetica e, allo stesso tempo, di trovare le relative fonti di finanziamento.
Uno dei primi passi di questo processo di riorganizzazione è consistito, per molti Comuni, nell’individuazione di un ufficio specifico a cui sono state affidate tutte le problematiche connesse al tema dell’efficienza energetica: in base ai risultati dell’indagine, infatti, circa il 54% dei Comuni ha agito su questa direttrice. "

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Modulo sulla simulazione dinamica degli edifici nel Master RIDEF

1/2/2017

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Tra le novità della XIII Edizione del Master Ridef un corso sulla simulazione in regime dinamico dell'involucro edilizio e del sistema impiantistico.
Conoscere gli strumenti di simulazione dinamica è fondamentale per progettare edifici a prestazioni avanzate dal punto di vista energetico e del comfort, come i nuovi edifici ad energia quasi zero e le ristrutturazioni di qualità. Queste tipologie di intervento saranno la maggiore sfida nella progettazione del futuro.
Nell'ambito del Percorso B "Edifici ad alte prestazioni e ad energia quasi zero", il Master dedica diverse ore di formazione ai fondamenti e soprattutto alla pratica della simulazione in regime dinamico, utilizzando software tra i più testati e diffusi ad accesso libero, permettendo di acquisire quelle nozioni teoriche applicabili all'interno di qualsiasi ambiente di modellazione.
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Tirocinio retribuito a JRC Ispra: analisi trend efficienza energetica

30/1/2017

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(paid) Trainee position on Energy Consumption and Efficiency Trends Analysis at the JRC to your students and former students
More information is available at:
http://recruitment.jrc.ec.europa.eu/?type=TR
Code: 2017-IPR-C-000-8205 - ISPRA
Analysis of energy consumption and energy efficiency trends

Deadline: 20/02/2017 23:59 Brussels time
Potential applicant could always contact Paolo.Bertoldi (at) ec.europa.eu for more information.

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Posizione di responsabile Efficienza Energetica a ECOS, aperta fino a 7 febbraio

30/1/2017

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Project Officer - Energy EfficiencyECOS - European Environmental Citizens' Organisation for StandardisationBrussels, BelgiumECOS is a non-profit organisation which promotes and defends the environmental interests in standardisation and European product policies. ECOS aims to combat climate change, foster energy efficiency, promote a circular economy, and protect environmental health. ECOS represents 42 member organisations, including the EEB, FoEE, T&E and WWF-EPO.
We are looking for a highly motivated and qualified candidate to join our team working on energy and resource efficiency of products.
Your main tasks will be to:
  • Coordinate input into the regulatory and standardisation processes related to the Ecodesign and Energy Labelling Directives;
  • Analyse documents of technical nature and prepare comments and policy positions in layman terms;
  • Contribute to the implementation of various Horizon 2020 projects;
  • Work in close collaboration with external technical experts;
  • Engage and collaborate with ECOS’ members and other environmental NGOs;
  • Assist with the preparation of funding applications and reports, and undertake other administrative work;
  • Develop regular updates, briefings, positions and publications for ECOS target audiences.
The main skills and competences we are looking for include:
  • University degree in engineering or science (essential);
  • Two years’ relevant working experience (e.g. energy efficiency, environmental policies, project management);
  • Excellent time and project management skills;
  • Experience in EU-funded projects an asset;
  • Knowledge of EU policy-making processes an advantage;
  • Strong analytical skills & ability to translate technical information into digestible information;
  • Outstanding communication skills;
  • Very good command of English, other EU languages an asset;
  • Ability to quickly adapt to new issues, proactivity and self-motivation;
  • Ability to work both independently and in cooperation with others in an international environment;
  • Experience with environmental NGOs and/or strong commitment to the values and mission.
How to apply:Applicants should send a CV and cover letter by no later than 6 February 2017 to:
[email protected], with the subject line “PROJECT OFFICER – ENERGY EFFICIENCY: your name”.
The first round of interviews will take place in February. Please note that ECOS will not be able to reimburse expenses for interviews. We regret that only short-listed candidates will be contacted.
ECOS – EUROPEAN ENVIRONMENTAL CITIZENS' ORGANISATION FOR STANDARDISATION (ASBL)
Rue d’Edimbourg, 26, B-1050 Brussels – Tel: +32 (0)2 894 46 68
[email protected] - www.ecostandard.org
EC register for interest representatives: Identification number 96668093651-33
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Art Rosenfeld, a pioneer in energy efficiency

28/1/2017

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Art Rosenfeld, a particle physicist who decided one evening four decades ago to turn off unused lights in his Berkeley Lab office building,  went on to create the field of energy efficiency, inspire an entire generation of energy researchers, and conduct the rigorous engineering analyses that would lead to breakthroughs in low-energy lighting, windows, refrigerators, buildings, and many other areas, while convincing utilities and policymakers that new power plants—and their accompanying greenhouse gas emissions—were not necessary.

The term “Rosenfeld effect” was coined to explain why California’s per capita electricity usage has remained flat since the mid-1970s while U.S. usage has climbed steadily and is now 50 percent higher than it was 40 years ago.

​Art has left us Friday at his home in Berkeley, California. He was 90. 
Source:  
http://newscenter.lbl.gov/2017/01/27/art-rosenfeld-californias-godfather-energy-efficiency-90/

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Dimezzare il consumo di energia finale in Francia: lo scenario NegaWatt

25/1/2017

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Presentato oggi a Parigi lo studio realizzato dal gruppo di esperti dell'Associazione NegaWatt. Spazio Reully affollato da 700 persone, un pomeriggio di analisi e dibattito sugli aspetti tecnici dello scenario e sulle implicazioni sociali. Sufficienza (utilizzare energia solo ove questa fornisce servizi significativi, scegliere modalità a bassa energia) ed efficienza (ridurre la quantità di energia richiesta a parità di risultato) possono dimezzare la domanda di energia finale

https://negawatt.org/en
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Come ristrutturare gli edifici per affrontare onde di calore e rallentare il cambio climatico

18/11/2016

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Meteo france e CNRS prevedono onde di calore come quella del 2003 (20000 morti in Italia, 70000 in Europa) ogni 5 anni o ogni anno, a seconda dello scenario. Come evitarlo e come preparare gli edifici esistenti a fornire comfort nelle nuove condizioni, con tecniche passive.
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Il Direttore Pagliano su efficienza, rinnovabili, mobilità al Senato il 15 Novembre 

18/11/2016

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    L. Pagliano

    Professor of Advanced Building Physics, Director of end-use Efficiency Research Group
    ​Pubblicazioni su Polimi/IRIS e ResearchGate 

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